#41
Giuseppe Rosa Salva
interni veneziani


a cura di
Teresita Scalco

«Tra il ’41 e il ’45 inizio a lavorare presso le Leghe leggere e la Società Breda, ma inizio anche ad interessarmi di pubblicità per i negozi veneziani, disegnare e dipingere alcuni temi di figure e di paesaggio, comprese alcune prime progettazioni di interni. Passo poi alcuni momenti difficili per colpa di una denuncia alla Breda di “antifascista e antinazista”; che mi costringe a licenziarmi e a sparire con mia moglie, in campagna, fino alla fine della guerra. […] Inizio già all’interno della Breda alcuni progetti di arredamento delle navi, mi ricordo del prof. Torres che era incaricato, da parte della Società, di controllare i progetti. Già nel ‘46 inizio a firmare come Professore di disegno alcuni lavori di ristrutturazione e arredamento di negozi […]. Mentre imposto fortunatamente la mia professione di progettista, riesco ad iscrivermi ad Architettura e laurearmi nel 1956 con una tesi approvata dal prof. Lorenzetti, successivamente raggiungo l’abilitazione alla professione di Architetto nel 1964».

Intervista “Dialogo con Pino Rosa Salva”, in Giuseppe Pino Rosa Salva. Architetto veneziano, a cura di Carlo Giuliani, stampa Grafiche veneziane, Venezia, 2005, pp. 50-52



L’architetto veneziano Giuseppe Pino Rosa Salva (Venezia, 1915 – 2008) si diploma al Liceo Artistico Statale di Venezia nel 1933 e intraprende la professione di progettista d’interni dedicandosi contemporaneamente alla progettazione di arredamenti e mobili. Tra il 1941 e il 1942 (e dopo il suo rientro dal secondo conflitto mondiale) lavora nei cantieri navali delle Leghe leggere e della Società Breda, fino al 1945, per la quale realizza i primi progetti di arredamento per gli interni di navi. Negli stessi anni in cui va consolidando la libera professione s’iscrive all’Istituto Universitario di Architettura e consegue la laurea nel 1956 sotto la guida del professore Giulio Lorenzetti.
Questo Petit tour intende portare l'attenzione sull'intensa attività veneziana di Rosa Salva in qualità di progettista d'interni e di arredamento, sia negli interventi commerciali, sia in quelli privati a partire dalla metà degli anni Quaranta fino agli anni Sessanta. I suoi disegni, siano essi tecnici o acquarellati, hanno un forte valore iconografico ed una qualità grafica evocativa in grado di narrare visivamente lo stile di spazi veneziani di quegli anni.
Dopo l'alluvione del 1966 affianca alla professione il suo impegno politico e sociale per la salvaguardia della Laguna di Venezia, militando attivamente nel Fronte per la difesa della Laguna, Italia Nostra e nelle fila dei Verdi come consigliere comunale.

L’archivio di Giuseppe Rosa Salva è stato donato dagli eredi Paolo Rosa Salva, Emilio Rosa Salva, Teresa Spanio Rosa Salva all’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia nel 2009.



1. G. Rosa Salva, Piroscafo Stamira, saletta da fumo I^ classe e saletta pranzo soggiorno per ufficiali, vedute prospettiche, realizzate per il Cantiere navale Breda, Venezia, 1944
2. G. Rosa Salva, Piroscafo Stamira, cabina capitano medico, vedute prospettiche, realizzate per il Cantiere navale Breda, Venezia, 1944
3. G. Rosa Salva, Piroscafo Stamira, cabina sign. Maggior Medico, vedute prospettiche, realizzate per il Cantiere navale Breda, Venezia, 1944
4. G. Rosa Salva, Piroscafo Stamira, cabina sign. Maggior Medico, vedute prospettiche, realizzate per il Cantiere navale Breda, Venezia, 1944
5. G. Rosa Salva, Interno di una camera matrimoniale, sul retro del disegno stampa serigrafica Italia società di navigazione, anni ’40
6. G. Rosa Salva, Veduta prospettica di un piano-bar, anni ‘40
7-8. G. Rosa Salva, Prospettive della sala da pranzo per la casa del sign. Biglia a Venezia, 1946
9. G. Rosa Salva, Appartamento sign. Ceccato, divano letto e poltroncine (tipo a, b, c), 24 novembre 1945
10. G. Rosa Salva, Interno di uno studio, Venezia, anni ’40-‘50
11. G. Rosa Salva, Studio degli interni di Casa Gottardi, Venezia, 1947
12-13-14-15. G. Rosa Salva, Studi di interni e arredamenti, Venezia, anni ’50 e ‘60
16-17-18. G. Rosa Salva, Casa Nino, Venezia, 1948
19. G. Rosa Salva, Prospettiva del Bar Al Campanile, Venezia, 6 dicembre 1952
20. G. Rosa Salva, Negozio di borse e accessori, anni ‘50
21-22. G. Rosa Salva, Pasticceria-Bar Rosa Salva, San Salvador, Venezia, 1963
23-24. G. Rosa Salva, Primo progetto del negozio d’abbigliamento Duca d’Aosta alle Mercerie, Venezia, 1964

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PIROSCAFO STAMIRA, SALETTA DA FUMO I^ CLASSE
E SALETTA PRANZO
1944

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PIROSCAFO STAMIRA, CABINA CAPITANO MEDICO 1944

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PIROSCAFO STAMIRA, SALETTA DA FUMO I^ CLASSE
E SALETTA PRANZO
1944

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PIROSCAFO STAMIRA, CABINA MAGGIOR MEDICO 1944

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INTERNO DI UNA CAMERA MATRIMONIALE anni ‘40

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PIANO BAR anni ‘40

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SALA DA PRANZO, casa Biglia 1946

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SALA DA PRANZO, casa Biglia 1946

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APPARTAMENTO CECCATO, DIVANO LETTO E POLTRONCINE 1945

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INTERNO DI UNO STUDIO anni '40 e '50

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STUDIO DEGLI INTERNI DI CASA GOTTARDI 1947

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STUDI DI INTERNI E ARREDAMENTI anni '50 e '60

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STUDI DI INTERNI E ARREDAMENTI anni '50 e '60

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STUDI DI INTERNI E ARREDAMENTI anni '50 e '60

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STUDI DI INTERNI E ARREDAMENTI anni '50 e '60

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CASA NINO 1948

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CASA NINO 1948

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CASA NINO 1948

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BAR AL CAMPANILE 6 dicembre 1952

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NEGOZIO DI BORSE E ACCESSORI anni '50

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PASTICCERIA-BAR ROSA SALVA 1963

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PASTICCERIA-BAR ROSA SALVA 1963

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NEGOZIO D'ABBIGLIAMENTO DUCA D'AOSTA 1964

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NEGOZIO D'ABBIGLIAMENTO DUCA D'AOSTA 1964