#20
Studio CM
Iginio Cappai
e Pietro Mainardis
Dialogo costruttivo
a cura di
Rosa Maria Camozzo
«...invece di ripetersi hanno continuano a cambiare e nel cambiare hanno messo a fuoco l'asse costante del loro lavoro; che, essendo un asse di ricerca, quindi non preconcetto né perentorio, è composto di molte linee complementari.
Una prima linea è che amano lavorare nel loro territorio, perché credono che l'architettura per avere intenso significato debba prima di tutto essere specifica; e cioè essere corrispondente alla cadenze della natura, alla tradizione culturale, al temperamento degli abitanti, del luogo in cui si trova.
Una seconda linea è che scelgono di misurarsi con la periferia che riconoscono come espressione sregolata ma autentica del mondo contemporaneo; perciò proprio nella periferia piantano semi architettonici, generatori di tessuti che possano ricomporre le turbolenze originarie. Così ogni loro progetto appare come una variazione ulteriore di quello che era venuto prima. Su trame smagliate continuano a tessere orditi che daranno loro consistenza in futuro, partendo da spunti che sono ogni volta diversi ma girano tutti attorno alla stessa analogia.
Una terza linea è quella di considerare l'evento architettonico come un contesto di particolari che debbono essere tutti sapientemente risolti per pervenire a un insieme unitario. Ma il destino dell'insieme raggiunto è di essere a sua volta un particolare nel contesto ambientale più ampio di cui diventa partecipe.
Infine una quarta linea è di accettare come autodisciplina le regole della professione; di considerare i dati di fatto, i bisogni, il programma, le scadenze temporali, ecc., come misure concrete e sollecitanti del lavoro architettonico; di prendere gli ingredienti di cui dispongono per quello che sono e, allo stesso tempo, per quello che saranno quando verranno composti tra loro al momento giusto e nel modo più proprio. Infatti, se li si stringe a spiegare come progettano, capita che citino Carlo Emilio Gadda quando racconta come si deve fare – come non si può fare in modo diverso – il risotto alla milanese.
È interessante che questi Dioscuri dell'architettura, così resistenti a tentazioni letterarie, per spiegare se stessi ricorrano a un pezzo di tanta sofisticata letteratura».
Giancarlo De Carlo, Per giudicare l'architettura in Architetti contemporanei nel Veneto, Iginio Cappai e Pietro Mainardis, a cura di Maria Alessandra Segantini, Viterbo 1999
Iginio Cappai e Pietro Mainardis si laureano in architettura a Venezia con Franco Albini rispettivamente nel 1960 e 1962. Dopo una breve parentesi accademica scelgono di concentrarsi sulla progettazione. Nel 1962, in associazione con Antonio Foscari, avviano l’attività dello Studio CFM, ridenominato Studio CM nel 1966 dopo l’uscita di Foscari. Lo studio è stato attivo fino al 2007.
1-2: I. Cappai, A. Foscari, Magazzini portuali per fertilizzanti, tesi di laurea, relatore Franco Albini, Istituto Universitario di Architettura, Venezia, 1962
3-4: I. Cappai, A. Foscari, P. Mainardis, Concorso internazionale per il piano particolareggiato della nuova sacca del Tronchetto, 1964
5-6: I. Cappai in rappresentanza di S.Ricci, M. Nicoletti, E. Ravnikar, M. Kregar, E. Ravnikar Jr., K. Eibl, Z. Hryniak, J. Matyjaszkiewicz, W. Ostrowski, S. Michalowski, R. Maestro, A. Nuzzo, A. Olivetti Nuzzo, G. Orioli, S. Paoli Maestro, A. Foscari, P. Mainardis, Piano particolareggiato dell'isola del Tronchetto e dell'area di Piazzale Roma, 1968
7-10: I. Cappai, G. Boico, G. Chiodini, M. Colocci, F. De Gobbi, A. De Marchi, P. Mainardis, A. Nuzzo, A. Olivetti, G. Piarulli, Progetto di una struttura di collegamento attraverso lo Stretto di Messina, 1970
11-12: I. Cappai, P. Mainardis con G. Chiodini, Casa gialla a Mira, 1968-69
13-14: I. Cappai, P. Mainardis, G. Chiodini, Progetto per la scuola media di Oriago, 1968
15-16: I. Cappai, A. Foscari, P. Mainardis, Allestimento di una mostra su Michelangelo all'Ala Napoleonica a Venezia, 1964
17-18: I. Cappai, P. Mainardis, Progetto per una piscina coperta al Lido di Venezia, 1979
19-20: I. Cappai, P. Mainardis con G. Chiodini, Progetto di unità residenziale a Ivrea in corso Botta , 1967
21-22: I. Cappai, P. Mainardis, Progetto per roulotte in vetroresina, 1977
23-24: I. Cappai, P. Mainardis, Arredamento di casa Germani a Venezia, 1979

1. MAGAZZINI PORTUALI PER FERTILIZZANTI 1962

2. MAGAZZINI PORTUALI PER FERTILIZZANTI 1962

3. PROGETTO PER LA NUOVA SACCA DEL TRONCHETTO 1964

4. PROGETTO PER LA NUOVA SACCA DEL TRONCHETTO 1964

5. PROGETTO PER IL TRONCHETTO E PIAZZALE ROMA 1968

6. PROGETTO PER IL TRONCHETTO E PIAZZALE ROMA 1968

7. COLLEGAMENTO ATTRAVERSO LO STRETTO DI MESSINA 1970

8. COLLEGAMENTO ATTRAVERSO LO STRETTO DI MESSINA 1970

9. COLLEGAMENTO ATTRAVERSO LO STRETTO DI MESSINA 1970

10. COLLEGAMENTO ATTRAVERSO LO STRETTO DI MESSINA 1970

11. CASA GIALLA A MIRA 1968

12. CASA GIALLA A MIRA 1968

13. PROGETTO PER LA SCUOLA MEDIA DI ORIAGO 1968

14. PROGETTO PER LA SCUOLA MEDIA DI ORIAGO 1968

15. ALLESTIMENTO MOSTRA SU MICHELANGELO A VENEZIA 1964

16. ALLESTIMENTO MOSTRA SU MICHELANGELO A VENEZIA 1964

17. PROGETTO PER UNA PISCINA COPERTA AL LIDO DI VENEZIA 1979

18. PROGETTO PER UNA PISCINA COPERTA AL LIDO DI VENEZIA 1979

19. PROGETTO DI UNITÀ RESIDENZIALE A IVREA 1967

20. PROGETTO DI UNITÀ RESIDENZIALE A IVREA 1967

21. PROGETTO PER ROULOTTE 1977

22. PROGETTO PER ROULOTTE 1977

23. ARREDAMENTO CASA GERMANI A VENEZIA 1979

24. ARREDAMENTO CASA GERMANI A VENEZIA 1979